Mostra giovani under 29

Serata al Circolo Fotografico Arno all’insegna della gioventù. Quest’anno i partecipanti sono stati molto più numerosi dell’anno scorso, dimostrando un bel gruppo dai 2 ai 30 anni, come ci ha presentato il nostro responsabile del gruppo giovani Simone Bianchini. E qui i ringraziamenti sono d’obbligo non solo perché ha montato uno straordinario video con le nostre fotografie che avevano temi diversi, ma anche perché ci ha aiutato e spronato a partecipare a questa mostra.

E se i ringraziamenti sono d’obbligo, i complimenti sono scontati visto la qualità delle fotografie. Il gruppo giovani ha dimostrato di tenere testa ai veterani del circolo, alcuni dimostrando che hanno un futuro fotografico davanti a loro. E i complimenti vanno soprattutto ai partecipanti che si sono iscritti al corso fotografico di base solo quest’anno che hanno dimostrato di aver imparato molto!

Non penso di dover aggiungere altro, se non che spero che il prossimo anno i partecipanti siano ancora più numerosi!

Alice Tinalli

Luciano Bovina

È stato un grande onore per il Circolo Fotografico Arno ospitare un fotografo come Luciano Bovina che ci ha allietato con i suoi audiovisivi fino a tardi.

Questo grande artista ha visitato 63 nazioni e collaborato alla realizzazione di oltre 59 documentari o film, per la televisione italiana ed estera.

Nel 1996 vince uno dei più prestigiosi concorsi fotografici, aggiudicandosi il primo premio: il “Nikon Photo Contest International Grand Prize”.

Abbiamo potuto applaudire l’audiovisivo “Crossing America” che può riassumere in maniera ottima il suo lavoro: tanti anni per realizzarlo, più viaggi, tante fotografie da rimettere insieme. Un giusto equilibrio tra fotografie, musica e anche storia e informazioni. Qui di seguito, per esempio, riporto un brano tratto da questo lavoro: “…ma New York non è l’America, è un continente a parte, una città unica nel paese e anche nel mondo. Chi volesse incontrare l’America e decifrare il cuore del suo mistero farebbe bene a cominciare da qualche località più a ovest soggiornandoci un poco per assorbirne a fondo la vita, il ritmo, l’atmosfera. Può sembrare strana questa affermazione visto che molti giudicano i paesi principalmente attraverso le grandi città. Questo atteggiamento può trarre in inganno ovunque, ma principalmente qui.”

Non meno affascinante era l’audiovisivo “Dancalia, strade del sale”, dove, come un vero e proprio documentario, spiega dell’affascinante popolo Afar, un gruppo etnico nomade che da secoli estrae il sale dalla Piana del Sale ancora oggi, viaggiando in lunghe carovane di cammelli.

Una cosa un po’ diversa sono i sei minuti di “Volare…dove ti porta il vento”una giornata passata in mongolfiera con la testa fra le nuvole: “…quando voliamo ci lasciamo andare, nella scia del vento, a continue emozioni che ogni volta ti portano un desiderio irresistibile di andare in alto e là…volare. Sempre.”

Ed è stato a fine serata che ci ha mostrato uno dei suoi ultimi lavori, “Bar sport”, il back stage del film che narra di un bar della provincia bolognese negli anni ’70, dove tra mitiche brioche, cappuccini e grappini, si narrano le storie di personaggi comici e surreali. Un lavoro forse più semplice per Luciano Bovina, abituato a cogliere l’attimo, visto che le scene venivano girate più volte, ma riuscito, come normale per lui magnificamente.

Alice Tinalli

Albano Sgarbi

Sala piena al Circolo Fotografico Arno per la grande serata di Albano Sgarbi.

Si è presentato come un uomo modesto, come un “vecchio” fotografo che ha sofferto il passaggio dall’analogico al digitale: anche se non si rifiuta di fotografare in digitale, non sa usare il computer, strumento indispensabile per la rifinitura e il ritocco delle immagini. Il fatto di dipendere da qualcun’altro per la postproduzione e non essere autosufficiente lo disturba. Ha ammesso di invidiare i fotografi che organizzano una serata portandosi dietro il loro lavoro in una chiavetta usb. Lui, invece, per mostrarci le sue fotografie ha dovuto portare le diapositive. Bisogna ammettere che il digitale è più comodo, ma io lo ringrazio di averci mostrato come era difficile fotografare e soprattutto mostrare le proprie opere prima del digitale.

Con le sue immagini ci ha trasportato in tre mondi diversi: lo sport, l’Africa e l’India.

Quale fotografo sportivo avvia una collaborazione con il Comitato Olimpico Sammarinese e viene ufficialmente accreditato a quattro olimpiadi e a numerose altre manifestazioni internazionali. Ha esposto una carrellata delle sue più belle fotografie. Anche nella fotografia sportiva cerca di metterci e soprattutto di trasmettere emozioni.

Proprio per questo, spesso si perde la concezione del tempo, non si capisce dall’immagine di che manifestazione si tratta, o di quale sportivo. Ma per lui questa non è il fatto più importante. L’elemento principale è interpretare il momento, aiutandosi con luci e ombre. Alcuni soci hanno ammesso di sentirsi come dentro la fotografia, grazie all’inquadrature e alle ombre era come se noi ne facessimo parte, guardando con il nostro occhio.

L’Africa è la sua seconda casa, il luogo dove si rifugia quando ha bisogno di rilassarsi e rigenerarsi; ormai l’ha vista una quindicina di volte e sicuramente non smetterà di tornarci. Però c’è una premessa a questo lavoro: Albano non si definisce un fotografo naturalista, sarebbe un’offesa ai veri fotografi naturalisti, come ha affermato lui, che trascorrono giornate nelle capanne, senza fumare, al freddo o al caldo, aspettando la scena giusta. Lui, invece, ama l’Africa, ama la sua natura e i suoi animali e quando è lì si sente a suo agio così fa la cosa che gli viene più naturale: fotografare. E il risultato è fenomenale, sia per quanto riguarda gli animali, ma soprattutto per quanto riguarda gli alberi che sono sempre inquadrati in modo particolare per rendere personale l’immagine.

L’India è stata un’esperienza segnata da forti emozioni. Una scoperta di un mondo distante dal nostro fatto di gente che conduce una vita completamente diversa, con contraddizioni religiose, culturali e umane. Tra tutti spiccano le donne che, anche se povere, davano una straordinaria importanza ai colori e ai vestiti. E Albano è stato bravissimo a fermare le luci e le tinte. Le fotografie che ci ha esposto in stampa è “Donne d’India”, portfolio tratto dal suo libro “Sguardo d’Oriente”, il libro ricavato dai suoi viaggi in India e che forse gli ha dato più soddisfazione perché pagato di tasca propria, ma che poi ha fatto un gran successo. Secondo me è quello a cui tiene di più anche per il fatto che l’India gli è entrata nel sangue proprio come l’Africa.

Il seguente brano è come lui presenta il suo portfolio “Donne d’India”:

Già in occasione del mio primo viaggio in India e Nepal, nel 1997, fui profondamente colpito dal fascino di questo Paese, dalle persone che lo abitano, dai loro usi e costumi.

Un viaggio in India è certamente un viaggio alla scoperta dei luoghi ma, soprattutto, è un continuo ed intenso incontro con la gente che numerosa e variopinta, in maggioranza umile e bisognosa, a volte discreta ed a volte invadente, ti circonda ovunque e ti coinvolge tuo malgrado.

L’uomo, nella vita e nel mondo, è senza dubbio il soggetto principale ma in India, e per un fotografo, questo è vero più che altrove.

Le immagini di questo portfolio sono tratte dal mio libro “Sguardo ad Oriente” e riguardano, momenti di vita quotidiana, usi, costumi, riti e religiosità.

Questo libro fotografico, pubblicato nel 2005 da Pazzini Editore, è nato dal desiderio di trasmettere e condividere con altri le emozioni da me provate e di contribuire a far conoscere un poco di più questi luoghi a noi lontani in uno spirito di condivisione e di solidarietà, al servizio di una cultura improntata alla conoscenza ed alla pace nel mondo.

Alice Tinalli

Concorso interno dvd

È la prima volta che vivo un concorso interno da dentro: infatti la giuria era formata da Gianni  Martini, Simone Bianchini e la sottoscritta, Alice Tinalli. Inutile dire che la giuria è stata impeccabile! A parte gli scherzi, non abbiamo avuto nessun disaccordo per decidere i vincitori e spero che non abbiamo commesso errori.  Gianni è stato minuzioso come sempre riuscendo a cogliere ogni particolare. Simone, invece, non ha parlato molto, ma è stato preciso e  accurato. In quanto a me sta a voi a giudicare.

Parlando dei partecipanti, invece,  intanto complimenti per aver partecipato ad un concorso che non sempre ha molti concorrenti. E bravi anche per le opere presentate, per le fotografie e soprattutto per le idee!

Ecco i nomi dei vincitori: 1° classificato Ilario Ledda, 2° classificato Daniele Poggesi, 3° classificato Guido Bartoli.

A quest’ultimo faccio i doppi complimenti perché nonostante appartenga alla categoria junior, ha concorso con tutti gli altri e ha ottenuto un bel risultato. Ci ha portato in un magnifico viaggio in Irlanda con tantissime cartoline!

Per quanto riguarda Daniele Poggesi bellissima idea e simpaticissima realizzazione con una musica veramente ad hoc. Ci ha fatto “partecipare” all’Eroica tra tanti personaggi curiosi e smorfie di fatica!

Ilario Ledda ha partecipato con un lavoro sulla fotografia d’architettura di Valencia. Magnifiche fotografie con impeccabili inquadrature, montate su una musica d’effetto.

Alice Tinalli

3 eventi da 30 e lode!

La seconda mostra “mensile” è realizzata da Patrizia Mori. È solo tre anni che ha iniziato a fotografare, ma non sembra proprio. Va beh che conosceva già prima il mondo della fotografia grazie a libri e mostre, ma dalle sue immagini sembra proprio una veterana di questo mestiere, o meglio hobby. Perché per lei è proprio di questo che si parla: si vuole divertire e finché si diverte gioca, anche e soprattutto con la fotografia. Con questa mostra ha fatto divertire pure noi: “Ulisse e le sue donne”. Donne tutte diverse fra loro, con ognuna le proprie caratteristiche, sia buone che cattive, ma che servono comunque alla formazione dell’eroe. Calipso, Circe, le Sirene…non sono solo ostacoli nel viaggio di Ulisse, ma fanno diventare il suo navigare un vero e proprio viaggio di formazione. Patrizia ha indagato proprio sul loro rapporto grazie ad uno spettacolo di danza. E nonostante che lei stessa abbia ammesso di non avere né l’attrezzatura né l’esperienza adatta voglio farle i complimenti sia per la riuscita delle fotografie sia per l’idea.

“Il Circolo Fotografico Arno fu fondato il giorno 7 OTTOBRE 1981 da un gruppo di giovani amanti della fotografia (Angelillo Dario, Benini Silvio, Bonechi Enrico, Bottacci Antonio, Cardonati Luciano, Falugi Sergio, Monchi Silvano, Nardi Giuseppe, Righi Romeo) che incontrandosi e scontrandosi ad ogni concorso fotografico della zona, decisero di unire le loro forze e dar vita ad una associazione che aveva per scopo la divulgazione della fotografia.”

Inizia così la storia del Circolo Fotografico Arno. E venerdì 08 ottobre 2011, proprio per i 30 anni del Circolo è stato proprio il nostro Presidente Silvano Monchi a presentare le sue fotografie, con una mostra “Girovagando”. E nome più appropriato per una sua mostra non poteva esserci: lui che abita a Figline V.no, ma è più il tempo che passa viaggiando di quello che trascorre a casa!

Come abbiamo visto dalle sue immagini, predilige la fotografia di reportage. E la cosa più importante da dire è che si dedica al reportage sociale, cercando di eseguire dei lavori che sono utili non solo alla fotografia, ma anche alla solidarietà.

Ammetto che non è semplice scrivere di una mostra non omogenea e soprattutto se è di Silvano. C’è il rischio di dire tante cose già dette e ripetute da tutti. Quindi parlerò solo di ciò che mi ha colpito più a me!

Nelle fotografie dei suoi viaggi non vediamo solo palazzi, architetture e città più visitate dai turisti, ma ogni volta cerca di entrare nella vita del luogo, scoprendo abitudini e tradizioni. Proprio per questo ha presentato soprattutto immagini di persone e non sono né scatti rubati né posati. Infatti Silvano ha la capacità di riuscire a vedere i sentimenti  e le emozioni delle persone, a fotografarli e, cosa più importante a trasmetterli. Per fare questo ci vuole tempo e pazienza.

Un’altra sua caratteristica che ribadisce appena ne ha l’occasione è che lui non usa teleobiettivi: per capire le persone bisogna stare loro vicine! Lui stesso ammette di fotografare “quasi esclusivamente con obiettivi corti, cortissimi, perché solo se sei vicino all’azione vivi la fotografia e ne entri a far parte.”

Infine, come ho già detto anche per Enzo Righeschi, una delle cose più importanti che ha fatto Silvano è stata mettere le sue esperienze a disposizione di tutti noi fondando il Circolo Fotografico Arno.  E per questo bisogna ringraziarlo e insieme a lui tutti quelli che sono l’anima del Circolo, a partire dai fondatori e non solo. Quindi quale modo migliore per concludere la serata, se non con l’ultimo evento promesso dal nostro Presidente? Un brindisi di auguri al nostro Circolo! BUON COMPLEANNO!

Alice Tinalli

La campanella del rientro dalle vacanze anche per il Circolo

Ci eravamo lasciati prima delle vacanze estive con due magnifiche mostre.

La prima “Terra da vivere” di Gianni Berengo Gardin, a Palazzo Pretorio dal 27 febbraio al 1 maggio. Con i suoi scatti ha reinterpretato e descritto una Figline Valdarno che unisce tradizione e modernità, arte, natura, cultura e vita quotidiana. Scatti in bianco-nero per arrivare dritti alle cose, “perché il colore distrae sempre: si vedono più i colori che il contenuto delle immagini”. Trent’anni dopo le fotografie di Figline V.no di Paolo Monti un’altra icona della fotografia italiana nel mondo torna a farla vivere non con immagini “cartolina”, ma entrando nella sua anima e raccontando soprattutto di noi cittadini figlinesi. Uno stupendo risultato grazie all’aiuto del Sindaco Riccardo Nocentini e al Comune di Figline V.no che ringraziamo sempre della loro disponibilità, ma soprattutto amicizia.

La seconda mostra è stata allestita al Circolo Fotografico Arno, mostra di fine corso di fotografia di base. Bellissima anche questa, chi ha partecipato è riuscito a dimostrare che in un solo anno di corso ha imparato moltissimo. I complimenti sono dovuti, anche se glieli avevo già fatti durante l’anno in occasione dei concorsi interni al Circolo, categoria junior. Ma una pecca c’è: hanno partecipato veramente in pochi. Ed è un peccato visto il gran numero degli iscritti e per come si erano presentati tenacemente ai concorsi, anche quelli esterni.

E abbiamo riaperto con altrettanta energia.

Una novità di quest’anno infatti sarà una mostra perenne “mensile” (infatti l’ingresso del Circolo sarà messo a disposizione dei vari soci che potranno tenere le loro fotografie esposte per un mese; se siete interessati contattate Francesca!). Questa novità è stata battezzata da un importante socio del Circolo Fotografico Arno e partecipante del Circolo di Confusione, non un vero e proprio circolo, ma un gruppo di amici che si dedica con passione alla fotografia: Gianni Martini. Nelle sue fotografie vediamo una Figline V.no colorata, non fatta di persone, ma soprattutto di stupende architetture che si può vantare di avere. Inquadrature particolari rendevano tutto ancora più speciale. Insomma, ha usato il suo punto di forza, ovvero la fotografia di architettura per mostrarci una Figline V.no che non avevamo ancora visto.

Abbiamo riaperto anche con l’incontro di Enzo Righeschi vice-presidente dell’Associazione Fotoamatori Francesco Mochi di Montevarchi. Un fotografo eccezionale che ama soprattutto il reportage, la fotografia di strada e la fotografia sportiva. E gli riescono davvero bene! Per quanto riguarda la fotografia sportiva bellissime quelle scattate al motocross a Miravalle. Invece tra la fotografia di strada di spicco è stato il lavoro sulla metropolitana di Londra. Un modo particolare di fare fotografie, molto personalizzato, in cui spesso troviamo un soggetto in primo piano a fuoco e il resto sfuocato o viceversa. E anche se sono scatti rubati nulla è lasciato al caso, con un’inquadratura sempre studiata. Inutile dire che c’è sempre da imparare da un fotografo come lui. E per questo bisogna ringraziarlo per aver messo il suo talento a disposizione degli altri impegnandosi nell’Associazione Fotoamatori Mochi.

Alice Tinalli

Paolo Fontani

Uno sguardo al sentimento che puoi mettere scattando una fotografia ed a quello che si puo’ provare guardando una fotografia grazie a Paolo Fontana.

Definirlo un “vecchio fotografo” non è una critica, ma un punto di forza.

Nato prima della guerra ha vissuto la sua infanzia in quell’anni terribili. Ed è proprio in quell’anni che è nato il suo amore per l’India: mentre giocava all’età di sei anni si trovò circondato da dei soldati vestiti di nero che venivano a portare la libertà nel nostro Paese. Non erano né americani, né inglesi, ma per l’appunto indiani.

Questo suo fascino verso l’India lo ha portato a fare numerosi viaggi.

Ha cominciato fotografando quasi come un turista, ma ogni viaggio che faceva cercava sempre cose e luoghi più unici e meno visitati.

Quasi un viaggio nel viaggio: alla scoperta della vera essenza dell’India, ma un viaggio anche dentro se stesso.

Inutile affermare che le fotografie erano una più bella dell’altra ed inoltre ai giovani che di solito sono abituati solo al digitale fa sempre bene incontrare persone che fotografano come lui.

Alice Tinalli

Giovanni Gentilcore

Un’altra full immersion nella fotografia naturalistica, soprattutto nel paesaggio, grazie ad un socio del circolo, Giovanni.

Le sue parole magiche sono: RISPETTO per ciò che fotografi e PAZIENZA perché non tutti i giorni puoi avere la bravura, ma soprattutto la fortuna di tornare a casa con almeno uno scatto buono.

Giovanni si è presentato come un uomo semplice e di poche parole, ma non importava che dicesse molto: per lui parlavano le sue fotografie.

La bravura del fotografo e i posti da favola fotografati davano vita a paesaggi idilliaci in cui ognuno avrebbe potuto trovarsi.

Mi ha colpito molto anche quando a parlato dei sacrifici che lui fa per fotografare: lavorando rimane poco tempo per andare in luoghi adatti. Inoltre non tutti gli scatti vengono stampati per via del costo. Chi di noi non si può rivedere in queste frasi?

Unica critica fatta è stato per il video in cui ha inserito fotografie verticali; personalmente sono stata ben felice di poter ammirare anche quelle!

Alice Tinalli

Luciano Cardonati

Grande serata per il nostro Cardone che è ritornato al Circolo più in forma di prima!

Vorrei subito iniziare con un appello proprio per lui: Luciano, la prossima volta, per favore, invita meno gente perché io che sono arrivata, come al mio solito, in ritardo, non solo non ho trovato posto, ma ero fuori dalla sala, dietro ad altra gente e non sono riuscita a vedere niente!!! Così ora posso scrivere poco o nulla! Ovviamente scherzo, tranne per l’ultima parte che è vera: non sono riuscita a vedere molte fotografie, ma le poche che ho visto erano stupende e si vedeva benissimo che dietro c’era la tua mano esperta! Per il resto posso affermare solo una cosa: non sei solo un grande fotografo, ma anche  e soprattutto un grande amico e tutta la gente che ha partecipato alla tua serata ne sono la prova!!!

Alice Tinalli

Sonia Brogi & Mario Rosseti

Parlo quasi da inesperta per quanto riguarda i video montati con le fotografie.

Pultroppo non ho avuto la fortuna di vederne molti altri, anche di altri autori, ma devo proprio fare loro i miei complimenti perché mi sono come sentita dentro le fotografie, dentro quella situazione, quel paese, davanti a quelle persone.

Mi hanno scosso e emozionato, grazie al giusto equilibrio di fotografie, musica, parole e soprattutto l’armonia con cui sono state montate.

Inoltre è solo da tre anni che si dedicano a questo settore della fotografia e penso che in questo poco tempo abbiano raggiunto un livello veramente alto. Altre parole penso che siano superflue. Solo un grande grazie per la serata che ci ha veramente trasportato ed emozionato!

Alice Tinalli

Trentennale

Altro appuntamento per festeggiare i 30 anni del Circolo Fotografico Arno e prima mostra che aprirà veramente i festeggiamenti di questo anniversario.

Infatti venerdì sera c’è stata la presentazione del libro realizzato con le fotografie che fanno la mostra. Quarantaquattro fotografi con 177 scatti che ci hanno fatto sognare con i paesaggi di tutto il mondo, urbano e extra-urbano. Privilegiata la nostra terra, la Toscana, o meglio il Valdarno, ma non mancavano fotografie di posti più o meno lontani come Messico, Portogallo, Francia, Regno Unito…

Una mostra che ci ha unito tutti sotto un unico tema che ognuno, però, ha affrontato in modo diverso e mai uguale all’altro; anche se i luoghi erano gli stessi, ognuno metteva la propria sensibilità nello scattare creando così una varietà di fotografie unica.

Ovviamente non sono mancate le polemiche, o meglio qualcuno ha voluto fare, giustamente qualche sottolineatura. Per esempio: 44 soci? 44 soci E BASTA??? Questa volta do ragione al presidente, affermando che mi aspettavo molta più partecipazione; dopotutto chi è che non ha 4 scatti con tema paesaggio?!

Oltre a questo qualcuno ha voluto sottolineare che, nonostante fosse specificato che per paesaggio fosse specificato che si intendeva anche quello urbano, la maggior parte delle fotografie era sul paesaggio classico. Ma se mi posso permettere un giudizio, erano tutte stupende, paesaggio urbano o non.

Inoltre sabato sono andata a vedere la mostra fotografica che sarà aperta dal 14 al 22 maggio a Palazzo Pretorio di Figline Valdarno. Bellissima la mostra e bellissima anche l’ambientazione. Devo fare veramente i complimenti a tutti e a tutti quelli che non hanno partecipato consiglio vivamente di non farsi perdere l’occasione di vedere una così bella mostra. Quindi accorrete numerosi!!!

Alice Tinalli

Concorso interno: tema libero-stampe in bianco nero

Attenzione senior che gli junior, se continueranno così, vi superano presto!

Infatti è stata una tappa veramente interessante quella di venerdì sera in cui tutti hanno fatto vedere quanto valgono, anche in un tema non proprio semplice come quello del bianco-nero.

Ai senior devo fare i miei complimenti perché le loro fotografie erano stupende come al solito, come ci aspettavamo.

La cosa per me inaspettata è stata invece il concorso degli junior perché, nonostante non sia ancora finito il corso di base, hanno portato degli scatti veramente competitivi.

Poco da dire sulla giuria formata da Silvano Monchi (primo premio del concorso senior dello scorso mese con tema libero e stampe a colori), Simone Bianchini (secondo premio, concorso senior) e Barbara Marilli (primo premio, concorso junior).

Qualche piccola discussione, ma niente che non si possa ricollegare al gusto personale di ogni singolo giurato.

Sempre parlando di giuria, la prossima sarà formata da Ilario Ledda (primo premio, categoria senior), Luciano Cardonati (secondo premio, categoria senior) e Raffaele Losco (primo premio, categoria junior), a cui ovviamente facciamo i complimenti.

Bravissimi sono stati anche Antonio Coverini (terzo premio, categoria senior), Giovanni Natale e Massimo Caprella (rispettivamente secondo e terzo premio, categoria junior) perché, ricordiamolo, per la giuria non è stato semplice stilare il podio.

E per concludere, un invito: continuare a partecipare a questi concorsi interni, senza prendere quello che dice la giuria come una critica, ma come consiglio e insegnamentio per crescere e continuare a imparare. Perché, come ci ricorda sempre il nostro Presidente Silvano Monchi: una vita fotografica solitaria è impossibile, in questo ambito si può crescere solo con lo scambio e il confronto di idee ed esperienze.

Alice Tinalli

Donna fotografo

La Giornata Internazionale della Donna, comunemente definita festa della donna, ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo.

Come ogni anno, questa festa, per noi del Circolo è un’occasione per presentare una mostra fotografica realizzata dalle donne.

Forse sembrerà banale che per la festa delle donne venga organizzata una mostra realizzata da fotografe, ma non è così: è anche un modo per ricordare i passi avanti che ha fatto l’emancipazione femminile, anche in un “piccolo” campo come la fotografia, comunque inventata come occupazione solo per maschi, come molte altre cose. Le donne spesso erano davanti all’obiettivo e non dietro. Noi, invece, abbiamo fatto tutto al femminile: modelle e fotografe; donne sia davanti che dietro la macchina fotografica.

Ma cominciamo a parlare della mostra: quest’anno il nostro scopo è stato cercare di realizzare qualcosa di creativo e penso che l’obiettivo sia stato centrato!

E questo grazie soprattutto alla disponibilità delle nostre donne-fotografo che hanno partecipato ad aperitivi-riunioni, incontri per fotografare in sala di posa e hanno sempre risposto ai messaggi su face book che, dobbiamo ammetterlo, ci ha dato una mano per l’organizzazione.

È proprio in tutti questi incontri che si è formato un bel gruppo: siamo riuscite a socializzare ed a conoscerci meglio e penso che questo sia la cosa più significativa. Quindi un grande grazie alla mostra, al Circolo e alla responsabile del gruppo femminile, Francesca per questa opportunità.

Come è usanza regalare un mazzo di mimosa a noi donne, noi speriamo di avervi regalato anche un piccolo sorriso con questa mostra.

Le fotografe partecipanti:

  • ALESSIA MELARA
  • ALICE TINALLI
  • BARBARA MARILLI
  • BEATRICE MORICCI
  • CHIARA CECCHINI
  • CLAUDIA BECATTINI
  • CLAUDIA BRACONI
  • CLAUDIA SARRI
  • DEBORA TADDEI
  • ELISA STEFANINI
  • FRANCESCA BIGAZZI
  • FRANCESCA TOGNACCINI
  • GIULIA BALDI
  • GIULIA MONTIGIANI
  • MARIA CARMELA CUTOLO
  • MARIANNA DI CATERINO
  • PAOLA TOMMENCION
  • PATRIZIA MORI
  • SOFIA PALACIOS
  • SONIA BROGI
  • STEFANIA CONSUMI
  • SUSANNA TOZZI
  • VANESSA FRANCIOLINI
  • VERONICA BAGIARDI

Alice Tinalli

30x30x30

Trenta fotografie di trenta fotografi in trent’anni di storia del Circolo Fotografico Arno: è questa la filosofia della mostra che sarà esposta dal giorno 11 al giorno 13 febbraio presso la sede del Circolo.

La mostra apre ufficialmente i festeggiamenti del trentennale del nostro Circolo, fondato nel 1981.

Hanno partecipato trenta fotografi che fanno parte del Circolo, ma soprattutto che vivono la vita del Circolo, partecipando alle varie iniziative, ai workshop, ai concorsi, alle serate…e quindi nessuna differenza tra vecchi soci e principianti. Dei i trenta autori invitati alla mostra, infatti, fanno parte sia alcuni fondatori sia alcuni nuovi iscritti all’ultimo corso di fotografia, in mezzo tutti gli altri: chi una new-entry ormai non lo è più perché ha frequentato il corso di fotografia di base due o tre anni fa; chi non è tra i fondatori perché arrivato qualche anno più tardi, ma comunque ha fatto la storia del Circolo. E come dimenticare il “Circolo di Confusione” che, quando eravamo delle matricole appena iscritte al corso di fotografia, ammiravamo sia per la genialità del nome, ma soprattutto per la bravura. O almeno quando ho fatto il corso io era così.

Ed ecco i nomi dei magnifici trenta, rigorosamente in ordine alfabetico: Fabio Baldini, Lorenzo Bargagli, Emanuele Bernocchi, Giovanni Bianchi, Simone Bianchini, Francesca Bigazzi, Mauro Capanni, Luciano Cardonati, Chiara Cecchini, Antonio Coverini, Filippo Falugi, Sergio Falugi, Jhonny Ghinassi, Valerio Iossa, Gianni Martini, Elio Masselli, Dominick Monini, Stefano Montigiani, Edo Mugnai, Daniele Nocentini, Alessandro Pagliazzi, Sofia Palacios, Daniele Poggesi, Sandro Renzi, Claudia Sarri, Franco Sarri, Alice Tinalli, Fabio Tulli, Luciano Vivoli, Brunetto Zatini.

Li ho definiti magnifici perché è una mostra che farebbe invidia a molti: nonostante i temi diversi e i diversi modi di far fotografia ne è uscita un’esposizione sublime e un ancora più sublime catalogo.

E non vi preoccupate se non potete partecipare: dal 15 al 30 di giugno 2011 la mostra sarà esposta nella Sala delle Esposizioni del Palazzo Pretorio di Figline Valdarno.

Quindi non avete più scuse per perdervela!

Alice Tinalli

Viaggio in Sardegna con Franco Sarri.

Franco Sarri. Socio da quindici anni del Circolo Fotografico Arno. La prima volta che espone una mostra fotografica interamente sua al Circolo. Ed è un peccato che sia solo la prima, perché ha molto da insegnare.

Una serata che è iniziata tra il ridere e lo scherzo: Franco è il Responsabile del Tesseramento, ma a lui chi è che ritira i soldi per la tessera? E soprattutto con la scusa di dover aprire e chiudere il Circolo ha seguito gratuitamente i corsi di fotografia, ma soprattutto svariati corsi su Photoshop. E si vedono i risultati: fotografie corrette benissimo in post-produzione, in alcuni casi con grande creatività.

Ci ha trasportato nel magico mondo dei carnevali sardi, con le loro maschere: quindi non solo un viaggio nella fotografia, ma anche nelle usanze di questa splendida terra. Inevitabile affermare che ci ha fatto venire voglia di partecipare alla gita organizzata dal Circolo in occasione del carnevale in Sardegna! Ad alcuni ne è venuta voglia soprattutto guardando il video: passavano sotto i nostri occhi fotografie di buffet con strane e gigantesche bottiglie di vino che hanno messo l’acquolina in bocca a molti!

Comunque complimenti per le fotografie: davano l’impressione di essere lì, nel momento dello scatto! Soprattutto non deve essere stato semplice riuscire a fotografare in quelle particolari condizioni, dovendo farsi spazio tra altri fotografi, turisti, ma in particolar modo cavalli!

Spero di poter rivedere presto una sua mostra fotografica perché come ho già detto, ha molto da insegnare.

Alice Tinalli

Chi Siamo


Il Circolo Fotografico Arno , benemerito della fotografia italiana, è un’associazione di volontariato culturale senza scopi di lucro che ha sede a Figline Valdarno (FI) in Via Roma 2. I soci si riuniscono ogni venerdì dopo le ore 21,00.

Contatti

Via Roma, 2
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